Un macchinario industriale
Due ambienti ancora, e l’ala possiamo dire che sia stata completamente esplorata.
Uno dei due, al suo interno contiene quasi niente se non qualche bottiglia vuota, l’altra invece, possiede al suo interno una bellissima macchina da stampa. Di produzione e marchio inglese, è completamente in ferro, nera e lucida. Il Fra conosce bene la sua storicità e modalità di utilizzo, data la sua grande esperienza nel settore. Ci intrattiene all’interno curiosi e affamati di sapere, subito dopo, a gruppi, si esce, per capire se abbiamo dimenticato qualcosa.
La scala del drappo
Uscendo, sazi e appagati da tutto ciò che non avremmo mai pensato di vedere, ecco che ora un altro dettaglio di non poco conto, cattura la nostra attenzione.
In tutta la sua imponenza, una grossa scalinata ci chiede di salirla per arrivare al piano di sopra.
Alla sua destra, scivola sulla parete, un lungo drappo, su di esso vi è raffigurato un albero e la caratteristica che risalta è la sua creazione e realizzazione, ovvero, a parte la pittura, che è servita per determinare il prato e il tronco, per il resto sono state utilizzate tutte foglie vere, che, lasciate essiccare in maniera a dir poco magistrale, hanno trasmesso in noi e in me la reale sensazione di essere catapultati in un paesaggio autunnale.
Il piano di sopra…
L’ultimo gradino della scala, l’ambiente è molto luminoso, così dicono Gianluca e Francy, che ho lasciato salire da soli. Mi descrivono il piano superiore con grande emozione, ma allo stesso tempo mi mettono in guardia su quella che la sicurezza dell’esplorazione. Ci sono grandi stanze, ma il pavimento non sembra essere stabile e in alcuni punti il soffitto è venuto giù.
Il primo ambiente in cui entrano è davvero enorme, e dall’altra parte della stanza sono visibili altre tre porte semiaperte.
Qui ci è stato messo di tutto, bottiglie vuote e tv a tubo catodico, ma quello che più li sorprende è la grande quantità di abiti, alcuni a terra liberi, altri chiusi in sacchi di plastica.
Le porte lungo la parete difronte sembrano quasi chiamarli, ma le condizioni strutturali urlano di rimanere fermi e raccogliere da lì tutto il materiale video e foto possibile.
Nel silenzio sentono un rumore…poi ancora…fermi a riflettere, ecco che capiscono di cosa si tratta…TOPI!!!!
Potreste pensare o dire, leggendo: “beh è normale!”, e si effettivamente lo è, ma meglio non scontrarsi con questi animali.
Coraggio sono solo squittii
Ciò che potrebbe essere visto come sprezzo, qualcuno lo vedrebbe come incoscienza. Fatto sta, che Il_Fra, decide di soprassedere ai rumori e di ispezionare ciò che il piano di sopra nasconde. Il pavimento è leggermente scosceso al centro, ma camminando sul lato buono riesce a raggiungere quelle stanze che sembravano lontane viste da fermo. A questo punto cari amici, cedo direttamente il racconto a Fra, che così può dirvi come continua la sua esplorazione!
Un salto nel vuoto
Miei cari lettori, sono il Fra! Pronti a "buttarvi" con me?
Il lungo corridoio tentennante, ci lascia due ali di accesso...decido quindi di partire con quella alla mia destra. L'ala presenta una piccola cucina quasi "operativa" con piatti, lavandino e pentole e più avanti...beh...non c'è proprio un più avanti: un enorme buco sul pavimento ci fa far capolino su una stanza già vista a inizio esplorazione. Leo, dal canto suo, è già in posizione pronto a immortalare l'oblio. Ammetto che quel buco enorme fosse veramente magnetico, l'aria di instabilità rende tutto magicamente più eccitante...mi salta all'occhio una canaletta di ferro usata come passerella per una stanza da letto ma...troppo, troppo pericoloso!
Rinsavisco e decido quindi di tornare sui miei passi e affrontare l'ala di sinistra.
Grafiche d'autore, bozzetti e...
Se mi avessero detto che l'ingresso dell'ala di sinistra sarebbe stato un cancello usato come porta, non ci avrei mai creduto! Eppure questo luogo sembra sempre pronto a stupirci. Apro l'inferriata e trovo a terra un innumerevole serie di fogli con grafiche d'autore, lo stesso disegno ripetuto più volte ma numerazione differente. Chissà che non fosse stato pronto ad andare sul mercato...Vestiti sparsi e tanti bozzetti completano il quadro del pavimento della stanza ma...è in alto il vero capolavoro!
Il soffitto è decorato in stile settecentesco, con rientranze dipinte a mano su struttura di legno: il motivo prettamente naturalistico, con paesaggi e decorazioni floreali.
Il resto del piano superiore è un insieme di stanze vuote, senza anima e in completa disarmonia con la villa in sè!
Con questo vi salutiamo cari amici e vi diamo appuntamento con la prossima avventura!
Il Team di Real Urbex