BASE MILITARE: A sinistra uno specchio lungo, una bacheca e un calendario; a destra una locandina con su scritto un motto e che raffigura un paio di anfibi militari.
Davanti a noi un lungo bancone in muratura, sopra ancora ci sono dei bicchieri e vasetti di yogurt, alcuni in piedi altri riversi e dietro si intravede un mobile; mi avvicino per cercare di capire meglio. Questo probabilmente era il bar principale, c’è ancora un cestino per la spazzatura e una piastra per scaldare il cibo con sopra la cappa aspirafumi, dietro il bancone tante mensole e delle nicchie per elettrodomestici da incasso. Da questa posizione la luce che illumina il grande atrio è gialla e bellissima! Esco dal bar e proseguo l’esplorazione…Ai lati due cancelli in ferro smaltati color rosso e dalla lavorazione tondeggiante, aprono la strada a due corridoi. Qui quasi ovunque ci sono graffiti sulle pareti raffiguranti tigri, leoni, stemmi, motti e tutte le discipline da loro svolte compreso il paracadutismo. Fino ad ora è l’unico stabile con un po’ di colore, dalle pareti ai cancelli di ferro, che spesso abbiamo trovato all’entrata delle multiple stanze visitate. Accantonata dietro una porta c’è una lavatrice ancora in buono stato e una scatola di cartone che conteneva a suo tempo qualche accessorio per le divise, poco prima in un’altra stanza un tubetto quasi finito di lucido per le scarpe. La bella giornata di sole ci aiuta ad avere la luce necessaria per poter ammirare anche la chiesetta che padroneggia all’interno del successivo stabile; il pavimento è in marmo così come l’altare ,non molto grande ma bellissimo. Nonostante gli anni trascorsi in abbandono totale è tutto abbastanza pulito, all’entrata sul muro ci sono tre targhe, anch’esse in marmo grigio o granito, racchiuse in una cornice bianca di gesso, incisi i nomi dei soldati e le date che rappresentano palesemente la nascita e la morte di costoro. Il soffitto è bianco e rifinito con stuccoline, rosoni e faretti nei 4 lati del disegno architettonico. Rimaniamo ancora un po’ all’interno, perché è necessario osservare tante volte ogni angolo per non rischiare di perdere nessun dettaglio. Ci avviciniamo ancora una volta all’altare…a terra c’è un cestino in vimini marrone dove all’interno venivano sicuramente raccolte le offerte ogni qualvolta si celebrava messa. Un’altra occhiata in giro e prima di accingerci verso l’uscita vediamo che c’è una cassetta della posta in alluminio grigio accanto alla porta a vetri, chissà che tipo di comunicazioni venivano messe lì dentro!? In fondo stiamo dentro una chiesa! Fuori ad accoglierci c’è uno spiazzo non troppo grande e una fontanella di quelle col bottone semiautomatico che serviva per rifocillarsi velocemente; un’altra passeggiata tra i rovi e via dentro un altro edificio.
Siamo ora nelle camerate, stanze grandi così come quelle che ospitano i bagni, tutti ancora perfettamente piastrellati e dalle porte di colore rosso. Formano un rettangolo al centro, saranno almeno dodici, e sui muri sono appesi sempre in fila, i lavandini ognuno con il suo dispenser di sapone per le mani. Qui lo stato di conservazione è veramente buono! Di rotto c’è poco…qualche ceramica e dispenser. Durante la perlustrazione abbiamo potuto leggere su un foglio ancora integro e attaccato con lo scotch, il regolamento che doveva essere rispettato dai soldati, quindi dal saluto ai superiori agli orari per svolgere le attività giornaliere. Di reperti ce ne sono abbastanza, e oltre a quelli già descritti precedentemente abbiamo trovato anche una bottiglia di vino rosso, una macchina da scrivere e un registro intatto dove ci sono segnati tutti gli appunti riguardo le turnazioni dei soldati, le uscite le entrate e tutto ciò che era importante segnalare durante la giornata.
L’esplorazione è stata parecchio lunga…in questo articolo abbiamo voluto raccontare le situazioni più importanti e fondamentali.
Concludiamo con le nozioni storiche che troverete nella sezione specifica…un saluto e alla prossima avventura!
Qui sotto, la seconda parte di questa incredibile Base Militare (qui la prima) e relativi scatti!