Usciti si apre avanti a noi un’altra stanza…vi è un grosso armadio, le ante sono spalancate…all’interno tante vesti, sono appese alle stampelle in modo ordinato. Di vario colore, spaziano dal viola al bianco, dal verde e oro al rosso, ognuna sarà stata indossata per qualche specifica cerimonia e messa. A terra un tappeto in stile persiano è sudicio dallo sporco accumulato, le finestre sono ricoperte di ragnatele ormai fittissime per il lungo lavoro svolto dai ragni in tutti questi anni, poi un cero alto e decorato e due tavolini con sopra croci di diverso stile.
Altri ambienti…tutti pieni di mobilio e oggetti…comó pieni di vecchi candelabri sparpagliati e di diverso design, pianoforti di ogni tipo e oggetti sacri tipo, quadri raffiguranti immagini religiose e placche da appendere al muro utilizzate durante la cerimonia della via crucis.
I corridoi e le stanze dei dormitori
Due piani sono completamente dedicati alle camere, corridoi lunghi e pareti bianche, in fila ci sono le stanze e i bagni dei frati.
Gli arredi sono pochi e sparsi, i comodini sono tipo quelli che si trovano negli ospedali, i pochi letti e i comò sono molto basic, si respira un’aria strana, quasi mistica, interrotta dal rumore delle porte che sbattono a causa del vento. I bagni sono piccolini, molto luminosi e completamente arredati addirittura con delle belle tende da doccia. Una delle stanze visitate ci ha trasmesso tristezza, forse enfatizzata nel vedere una sedia vuota al centro di essa e in una condizione di quasi buio totale.
Verso l’attico
Dirigendoci attraverso le scale all’ultimo piano, notiamo che qui le condizioni dello stabile sono ancora abbastanza buone.
Nonostante le grosse crepe giriamo tranquilli…troviamo una stanza dove c’è del materiale edile e a terra tanti gusci di noce a metà (che strano!)
Da lì si vede benissimo che dobbiamo trovare un modo per arrivare su una balconata lunghissima…
Ecco! Trovato l’accesso ci accingiamo ad esplorarla.
Il panorama da quassù lascia senza fiato, possiamo vedere l’orizzonte, la natura, respirare aria pulita e ammirare una delle facciate del convento. Fondamentalmente a parte questo non c’è altro, solo dei vecchi termosifoni arrugginiti.
Dopo aver ispezionato tutta la parte alta dell’edificio ora scendiamo per vedere cosa si nasconde al piano terra prima di dedicarci al resto della struttura, la più bella, della quale parleremo fra un po’.
Il piano terra
Statue religiose a grandezza naturale e abbellimenti in legno, mettono in evidenza quanto fossero i frati, anche degli eccellenti artigiani. Ci sono dei veri e propri laboratori, ricchi di materiali e strumentazione per la creazione dei vari manufatti.
Una povera volpe giace mummificata in uno scatolone…
Tutto è sistemato ancora talmente bene, che sembra i lavori non siano mai stati interrotti.
Camminando ci troviamo ora in un’area adibita a cucina, c’è tutto, macchina a gas, frigo, lavandino, dispensa e stoviglie.
Ancora ordinata, ci fa immaginare la pausa pranzo dei frati durante la pausa dal lavoro.
È arrivato ora il momento di dirigerci all’uscita, buona parte del convento aspetta ancora di essere esplorata, seguiteci.
Il meglio deve ancora venire...ma lo racconteremo nel prossimo articolo! :P
Un saluto dallo staff di Real Urbex