Villa Spada – IMMERSA IN OLTRE 2000 mq DI GIARDINO VANTA UNA STORIA LUNGA OLTRE 1000 ANNI
Iniziamo…
Il racconto di oggi ha dei precedenti lunghi ben 1000 anni: Storie di amore visto da tante angolazioni, così come noi abbiamo osservato la struttura, bella e imponente, che domina al centro di un immenso giardino. Descrivere le emozioni provate durante questo viaggio non è semplice, ma le immagini che seguiranno siamo certi che saranno di grande aiuto.
L’accesso alla Villa è consentito solo attraverso un viale chiuso da un cancello neogotico, incorniciato da due colonne in stile neoclassico. Passo dopo passo davanti a noi si inizia ad intravedere un giardino bellissimo, quasi fiabesco, caratterizzato da una grande fontana ormai in abbandono dalla forma ovale, circondata e decorata da 4 aiuole ancora verdi. L’entrata della Villa è caratterizzata da una grande scalinata trapezoidale oltre la quale ci troviamo di fronte a massicci portoni di legno e a un corridoio loggiato.
Dall’esterno, invece, il primo piano viene incorniciato da una lunga balconata anch’essa loggiata, con una piccola parte centrale più spostata verso l’esterno e arricchita ai lati da colonne doriche. Alzando ancora un po’ lo sguardo possiamo vedere la scritta che darà il nome allo stabile: “LA QUIETE”, e ancora un cornicione forato con logica architettonica per rendere il tutto decisamente armonico.
Entriamo…un ampio spazio, e la prima cosa che colpisce sono grandi colonne doriche che fanno anche da cornice alle numerose stanze presenti. Lo stato di conservazione non è il massimo, il pavimento manca in parecchi punti e bisogna stare attenti a non cadere e inciampare nei buchi e dislivelli. Andiamo avanti, entriamo nelle stanze…ci sono soffitti affrescati e pareti con dipinti ancora integri, il mobilio è scarso, ma qualcosa si mantiene ancora veramente bene: divani, sedie, poltrone e mobili credenza. Tanti lavandini, tutti uguali, sono accatastati sul pavimento…perché?! Bagni con vasche ormai arrugginite, porte e persiane smontate…andiamo avanti…sulla destra si intravede nella penombra un piccolo altare affrescato e ben conservato…quello che abbiamo subito capito è che chi viveva qui era molto religioso, data la presenza anche di una chiesetta, scoperta nel giardino esterno.
Come in un labirinto, tra uno scatto e l’altro, continua il nostro viaggio…eccoci, un altro corridoio, lucernari rotondi e colorati ci accompagnano verso una maestosa scalinata contornata da colonne, che ci porterà al piano superiore. Davanti ai nostri occhi una portafinestra caratterizzata da vetri colorati che un tempo, integri, sicuramente mostravano una figura; in alto una vetrata integra colorata a mezzaluna, che, a vederla, trasmette quasi allegria. A destra ancora una porta aperta, smontata, e al centro della stanza un trabattello sostiene un picchetto in ferro che, a sua volta, ha la funzione di sostenere un soffitto ormai decadente…ecco che da qui in poi ci siamo trovati di fronte a tanti attrezzi e impalcature lasciate qua e là, che facevano immaginare l’inizio di una ristrutturazione mai portata a termine.
Nel prossimo articolo, che uscirà lunedì prossimo, approfondiremo la storia di questa affascinante Villa. Restate sintonizzati!